Mara Venier durante il programma S’è fatta notte ha confessato l’immensa sofferenza che le ha causato la perdita della madre
Mara Venier ha ricordato il dolore più grande di tutti durante un’intervista rilasciata al programma S’è fatta notte di Maurizio Costanzo. L’immensa sofferenza provata al momento della morte della madre le ha fatto desiderare di morire con lei. L’amatissima presentatrice televisiva e opinionista ha raccontato che nei suoi ultimi mesi, la madre ha addirittura fatto fatica a riconoscerla. La donna infatti aveva un principio di Alzheimer.
Mara Venier ha perso la madre nel giugno del 2015
“La perdita più grande della mia vita è quella di mia madre. Ho pensato che perdendo lei avrei perso tutto. Poi invece devi convivere anche con questo. Facevo La vita in diretta, appena finivo correvo a Mestre. La verità è che io l’ho persa prima. Lei aveva avuto un inizio di Alzheimer.
Un pomeriggio l’ho chiamata e non mi ha riconosciuto al telefono. Quando mi ha detto ‘buongiorno signora’ ho cominciato a perderla e da quel momento è stato molto difficile perché non sapeva chi io fossi. Il giorno in cui è mancata ho pensato che volevo morire con lei.
Non mi aspettavo una reazione così, io ero preparata. Credi di non farcela, di aver perso tutto…Poi invece la vita va avanti con un dolore insopportabile“, ha confessato Mara a Maurizio Costanzo.
La conduttrice ha anche parlato delle sue relazioni passate:
“Gli altri un po’ mi volevano cambiare, io sono una passionale, sono stata molto gelosa, ho fatto degli errori. Poi sono una giocosa, ho dei rapporti molto affettuosi con amici. […] Nicola è arrivato al momento giusto nella mia vita, in un’età in cui ci stava tutto quello che è accaduto.
Era finita la storia con Renzo Arbore, con cui siamo riusciti ad avere un ottimo rapporto di amicizia negli ultimi anni. Lui non apprezzava molto il mio modo di essere. Nicola si diverte molto con me, ride. Questo rende il nostro amore pieno di complicità. […]
L’incontro con Nicola a 50 anni è stato importante, mi ha dato quella serenità e quella stabilità affettiva che forse non avevo mai avuto. Non me lo giocherei per nulla al mondo”.